IL CONTRATTO SOCIALE DIGITALE DELLA REPUBBLICA VENETA
Ogni uomo è libero di scegliersi lo stato e il governo preferito, indipendentemente da dove abita
Le minoranze, gli individui e tutti coloro che non si riconoscono nel potere monopolista di uno stato territoriale, come l’Italia, oggi non hanno più l’esigenza di doverlo combattere fisicamente.
E ben presto, grazie alla tecnologia informatica e agli strumenti economico-finanziari moderni (utilizzati da Plebiscito.eu), nemmeno dovranno spostarsi da esso per liberarsene.
Infatti sarà sufficiente che le persone che condividono l’ideale, la cultura, o che semplicemente si riconoscono nell’insieme di valori, di responsabilità e di diritti contraddistinti dal contratto sociale “digitale” della Repubblica Veneta, lo sottoscrivano, si uniscano al suo ambito digitale strutturato contraddistinto da tali regole e consuetudini, per il numero di anni che vorranno. Basta contratti a vita, non voluti né tantomeno firmati!
Questa è la grande concezione che sta alla base della Repubblica Veneta digitale. Ti piace e vuoi farne parte? Ti iscrivi, vi entri e ne usufruisci. Non ti piace? Puoi restarne fuori, rimanendo fedele allo stato territoriale che ami.
Lo stato, la politica sono come lo sport, o come la religione: ogni uomo è libero di scegliere ciò che preferisce, indipendentemente da dove abita. La panarchia – questo è il suo nome – fino ad oggi era solo una straordinaria teoria e ora diventa pratica reale, grazie a Plebiscito.eu.
Noi stiamo costruendo la nostra “casa” comune digitale nella quale le persone potranno offrire e ricevere servizi e prodotti tangibili e intangibili, pagandoli con una valuta digitale di tale comunità, che potranno poi liberamente utilizzare come vorranno, anche scambiandola in altre monete tradizionali oppure digitali.
Non avremo nemmeno bisogno di esercitare il monopolio sul territorio veneto né limitarci ad esso. Non avremo nemmeno il problema di coscienza di essere “leali” verso un altro stato territoriale, in primis quello italiano, in quanto nessuno degli utenti digitali della Repubblica Veneta ha mai firmato alcun contratto sociale con nessuno stato territoriale: ci è stato imposto!
E se lo stato italiano richiede la conoscenza delle proprietà in criptovaluta veneta di un cittadino che egli ritiene essere di “sua” proprietà, deve – senza aiuto di nessuno – darsi da fare per rubare e decriptare le informazioni che l’utente digitale della Repubblica Veneta possiede in forma anonima. Il che sarà difficile, in quanto la struttura informatica sarà decentrata e non controllabile e certificata dalla Repubblica Veneta stessa.
I cittadini e i residenti digitali della Repubblica Veneta non sono tenuti ad alcuna forma di fedeltà verso lo stato territoriale di origine che ne pretende invece il controllo biopolitico monopolistico, perché ogni uomo che si vede privato dei propri diritti fondamentali inalienabili tra i quali la vita, la libertà e il perseguimento della felicità da parte di un qualsiasi stato territoriale ha ogni sacrosanta ragione di difendersi da esso con il silenzio e con ogni altro mezzo pacifico atto a garantirgli la difesa dei propri diritti inalienabili, compresa la reticenza. E compresa persino la bugia a fin di bene.
E tra tali uomini vi sono a buona ragione i veneti e tutti coloro che condividono i nostri principi e che si vedranno garantito l’accesso al Cripto-Stato Veneto.
Noi non facciamo alcuna guerra all’Italia.
Semplicemente la trascendiamo, la superiamo, ce ne disinteressiamo e disintermediamo: ce ne liberiamo pacificamente, riappropriandoci delle nostre facoltà essenziali di uomini oppressi da un potere governativo assoluto e che non vorrebbe la concorrenza.
Peccato però che arriva il giorno in cui allo stato-territoriale-di-neanderthal si affianca lo stato-paniarchico-non-territoriale-digitale-sapiens e quindi a quel punto la partita è vinta dal secondo per manifesta superiorità, altrochè mancanza di concorrenza!
E non ci servono nemmeno TUTTI i cittadini digitali veneti presenti nel territorio veneto né TUTTI i residenti digitali veneti presenti in altri territori con confini di qualsiasi tipo. Al Cripto-Stato Veneto interessano solo coloro che vorranno farne parte: potranno accedervi tutti coloro che gradiranno e faranno proprio il suo contratto sociale digitale, che trova i propri punti salienti nei principi fondanti della Repubblica Veneta.
Non intendiamo di certo esercitare la dittatura della maggioranza verso chi non ama la Repubblica Veneta: anzi, non vogliamo proprio come cittadini coloro che non vogliono aderirvi, né loro saranno obbligati a farne parte contro la loro volontà!
Che ci siano 1000, 100.000, o 10 milioni di utenti digitali della Repubblica Veneta, dovunque essi abitino e con qualunque concentrazione territoriale non cambierà di una virgola il funzionamento del Cripto-Stato.
Certo, alcune proprietà, come quelle immobiliari, inizialmente magari non potranno trovare la completa alienazione dallo stesso territoriale italiano, ma stiamo lavorando anche su tale fronte, in quanto gli strumenti della modernità sono straordinari anche sul fronte giuridico internazionale.
Se il progetto di Plebiscito.eu ti piace e lo desideri tanto da volerlo accelerare, allora non ti resta che prenotare la tua carta di identità digitale per accedere alla Repubblica Veneta digitale. Fallo oggi stesso!
Gianluca Busato
Presidente – Plebiscito.eu
Comments (8)
caterina
Peccato essere avanti con gli anni e avere una imaginazione un po’ arruginita, ma e’ certo che se fossi ad esempio partita iva non mancherei ad inoltrarmi nel cripto stato veneto…
avendo un unico reddito, la pensione, che come si sa e’ decurtato alla fonte, l’interesse per evitarlo sarebbe andarsene dall’Italia come fanno molti, ma io ora ho deciso di farlo in maniera, diciamo, fittizia? richiedendo alla prossima occasione di incontro alla residenza digitale, sperando che non gli venga in mente a roma di dichiararmi defunta… nel qual caso vi avvertirei…
BLIX
mi dispiace,
a me’ pare che queste trovate siano…delle panzane!!
il vero problema che abbiamo…e’ il fisco italiano!!
si puo’ fr qualcosa per…nullificarlo ?
wsm
caterina
comunque, trovarsi costretti ad essere cittadini sradicati dalla propria terra madre sarebbe una sconfitta se non si avesse la speranza di poterla riconquistare…. come ebrei erranti destinati a sognare la patria…
No, non mi rassegno… posso accettarlo solo se e’ provvisorio.. come un esilio forzato o un’escamotage necessaria in attesa della felicita’ che solo la liberta’ della propria patria puo’ dare!
Renzo
Trovandomi nella stessa condizione di Caterina, non posso che essere d’accordo con lei.
caterina
Ho appena letto le Leggi 2 e 3 del Governo Provvisorio Veneto: sono commossa!
Il progetto di un Veneto libero,nuovo,indipendente, ha preso concretamente l’avvio!
Un grazie vivissimo a tutti quelli che lavorano con passione e competenza alla sua realizzazione!
BLIX
domanda !
quando il proggetto vedra’ la sua realizzazione pratica ?
wsm
caterina
Blix, vai su facebook ed entra sui siti indicati… ti renderai conto degli enormi passi avanti che nel breve ci porteranno ad avere anche documenti d’identità veneti, e non solo digitali, ma classici a cui siamo abituati.. a grandi passi ci si sta organizzando per la piena indipendenza!
caterina
facciamoci la carta d’identità dell Repubblica Veneta, anche se non abbiamo per ora tante occasioni di usarla.. per ora teniamoci anche il tesserino sanitario… intanto più siamo per ora meno coda ci sarà appena ci sarà per la nostra Repubblica il riconoscimento internazionale… allora si formeranno code ai nostri uffici per i ritardatari… e chi si lamenta del “tributo” di 15 euro per il concorso spese, pensi piuttosto di mettersi lui a disposizione “gratis” nell’organizzazione messa in piedi per potercela fornire secondo canoni collaudati di sicurezza che tale documento richiede…
Estote parati è la massima antica, e la Repubblica Veneta la mette in pratica!